Rapina al piccolo bar – 2004

3 Marzo 2014

Stanco di fotografare i fermo immagine  da film cult di ogni tipo, un po’ per sfida, ma soprattutto per divertimento, decisi di realizzare io stesso un video da cui trarre poi i fotogrammi per i quadri. Scrissi una piccola sceneggiatura, scelsi gli attori e la location.

La sfida consisteva nel realizzare tutto in analogico, furono usate tre videocamere, due fisse e una mobile da 8 mm e una macchina fotografica reflex con cui fotografavo le immagini fermate sullo schermo di un vecchio tv color a tubo catodico con l’aiuto di un vecchissimo videoregistratore.

Il divertimento fu nel giocare a fare il regista, nella scelta degli attori e della location in cui si svolgeva la scena madre: il baretto di via Rosello (Sassari) che allora si chiamava “piccolo bar”, ora ha cambiato gestione e non so se ha mantenuto il solito nome.

Per procurarmi la pistola di scena andai in un negozietto di giocattoli, non c’era una gran scelta, mi dovetti accontentare del modello piu’ credibile (che conservo ancora).

Per il protagonista principale mi accordai con un’amico: si calo’ tamente bene nella parte da sembrare un professionista.

La sceneggiatura era semplicissima, alcune carrellate su vicoli e zone caratteristiche del centro storico, inquadratura del protagonista mentre cammina, ingresso nel bar (il titolo era rapina al piccolo bar) e riprese della rapina fino alla conclusione con fuga.

Mentre giravo nel bar alcuni amici stavano fuori, chi interpretava il passante ignaro, chi era invece pronto ad intervenire nel caso fosse passato qualche carabiniere di zona o simili che avrebbero potuto credere ad una vera rapina.

La cosa piu’ divertente fu che tra le comparse-avventori del bar, c’era uno che non aveva capito niente di quello che gli stava succedendo intorno, dava le spalle alla scena parlando con una comparsa consapevole e quando l’attore principale estrasse la pistola e cominciò a sbraitare contro il barista e uno appoggiato al bancone (secondo attore principale), si alzò dal tavolo e intervenne, prima a parole: oh abbassa la cresta!, poi gli salto’ letteralmente addosso.

Naturalmente io continuai a girare… Non si era accorto di niente!

Fini tutto in risate, birra e pacche sulle spalle.

I pezzi nelle immagini sono tutti stati eseguiti a partire dai fotogrammi di quel filmato, dal 2004 al 2007 e sono olio su tavola, ora in collezioni private.

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